Domenica 26 febbraio 2017, ore 18
Spettacolo di danza in due tempi con le coreografie di Magda Sibillo e Elisa Davoli
Videointerventi di Tommaso Broglia
A cura di Ilaria Carmeli
Con
Giada Attanasio, Camilla Boni, Rebecca Buratti, Giulia Ferrari, Anna Grappi, Elena Grappi, Giorgia Guidetti, Virginia Merlatti, Francesca Rigon, Maddalena Zanni – (danza moderna /contemporanea)
Carlotta Carboni, Alison Cassinadri, Giulia Crotti, Elisabeth Esposito, Federica Marenghi,
Elena Paterlini, Ilenia Pellicciari, Sharon Razzoli, Giulia Rota – (hip hop)
Nato per i giovani e fatto da giovani, lo spettacolo affronta il tema dell’incomunicabilità e della solitudine che nasce dall’uso ormai quasi compulsivo dei social network. Attraverso il linguaggio della danza moderna e dell’hip hop racconta di vite adolescenziali vissute dietro schermo del cellulare, una barriera di vetro che sembra proteggere dalle proprie insicurezze e fragilità e al di là della quale comunicare è diventato sempre più difficile.
Tutto inizia in un centro commerciale, nuovo luogo di aggregazione (da qui il titolo), dove ci si incontra per mostrarsi, a se stessi e agli altri, allegri e sorridenti nei tanti selfie che si scattano in finte pose buffe da postare su Facebook, Twitter, Istagram.
I social mettono in mostra ma non a nudo e così si torna a casa, ognuno nella solitudine della propria cameretta, senza più la maschera che nasconde il nostro disagio esistenziale. E allora ci assalgono i dubbi: “le mie amiche non sono forse così amiche”; “nessuno mi ascolta davvero”; “perché non riesco a esprimere quello che sento?” Ma non troviamo niente di meglio da fare che prendere ancora in mano il cellulare, che stare ancora con gli occhi fissi sullo schermo a cercare risposte che non arrivano.
Chi è la più cool? Chi riceve più “mi piaci”? Ecco che sul palco scoppia una vera e propria battaglia a suon di like per vincere la sfida della più gettonata del web, perché è questo che sembra contare più di tutto. Ma quando in scena irrompe una ragazza che non insegue la corrente, che non si conforma al gruppo, che invece porta la propria diversità e unicità, le altre intuiscono che quel qualcosa di intimo e semplice è da accogliere, perché può essere il seme di una comunicazione più autentica e necessaria: siamo qui, adesso, in carne e ossa e dobbiamo imparare a rapportarci tra di noi per come siamo.
Ingresso intero: 10 euro
Ragazzi sotto i 12 anni: 5 euro